CCNL Colf e Badanti: aumento stipendi in vista, le novità

A partire dal 18 gennaio, le retribuzioni minime per colf, badanti e babysitter subiranno un aumento in base alla variazione dell'indice Istat dei prezzi al consumo, con l'adeguamento all'80% dell'inflazione.

Il tavolo di confronto del 3 gennaio è stato posticipato al 16 gennaio e, in caso di mancato accordo tra sindacati e associazioni datoriali, l'adeguamento si applicherà automaticamente.

Aumento stipendio CCNL Domestico: esempio

Secondo le stime di Assindatcolf, per una badante non convivente che lavora 30 ore settimanali e ha uno stipendio di 633,93 euro, l'aumento del 9% porterebbe lo stipendio a 690,98 euro.

Tuttavia, questa cifra deve essere aggiunta al rateo Tfr, tredicesima e ferie, il che comporterebbe un aumento dello stipendio per il lavoratore domestico da 833,47 euro a 908,46 euro, ovvero 75 euro in più al mese e 851 euro in più all'anno.

Per una babysitter di un bambino sotto i sei anni che lavora 40 ore a settimana, i costi sono ancora più alti. Partendo da uno stipendio di 1.234,11 euro al mese, ovvero 7,12 euro l'ora, con l'aumento sarebbe arrivato a 1.345,04 euro.

Tuttavia, per il datore di lavoro il costo complessivo sarebbe passato da 1.538,82 euro a 1.677,3 euro, ovvero 138 euro in più al mese e circa 1.549 euro in più all'anno.

CCNL Colf badanti: aumentano anche i contributi

Inoltre, gli aumenti interesseranno non solo gli stipendi ma anche i contributi previdenziali mensili, che aumenteranno dell'8,4%, passando da 107,90 a 117 euro, per un accantonamento annuo di 15.544 euro.

Gli aumenti riguarderanno solo i lavoratori domestici con un contratto da dipendente inquadrato nel Ccnl lavoro domestico, mentre non riguarderanno quelli impiegati occasionalmente tramite il Libretto Famiglia.

Le associazioni datoriali, intanto, chiedono di scaglionare gli incrementi nel tempo per ridurre l'impatto sulle famiglie.